Da un articolo di Camillo Francesco Mariani
Giornale d'Italia del 14 Maggio 1918
Gloria a Voi Zappatori del
Genio!
Ho
giurato di scrivere sul cadavere di un mio fratello, ho giurato di far sapere
in Italia quello che non si sa e che pochi
solo in parte sanno della nostra arma gloriosa del
Genio, e mantengo la promessa.
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1863 - Tenuta da
Parata Soldato del
1° Reggimento Zappatori del Genio |
Queste
parole le dedico a voi, umili morti, artefici di
trincee ben munite, di grigi reticolati, di caverne sinuose, di
camminamenti, di opere di
approccio, affondate sotto la difesa
nemica; a voi, morti, che non siete caduti nell’impeto dell’assalto, che non
correste alla vittoria, ma che alla
vittoria tracciaste la via!
In
Italia pochi sanno che cosa sia il genio zappatori; chi li crede,
questi artefici, semplici e miti e riparati fossori, chi dipintori di tabelle
stradali, chi ponitori di condotture acquee, nessuno o pochi li vede nella
loro luce vera.
Pochi o nessuno li immagina sotto l'imperversare del fuoco, calmi e affrettati
a scavar la trincea dove il fratello fante si riparerà e resisterà e da cui
essi stessi dovranno resistere e assaltare se saranno assaliti o tentati. Nessuno li immagina a scavar una camera da mina sotto la trincea avversaria,
sotto il terreno infido che può rinchiuderli in una stretta vorace.
Nessuna l'immagina col cuore sospeso perché dalla parete umidiccia si
sente il battere affrettato "dell'altro" martello, di quello nemico, che
ha "sentito" egli pure, e che cerca di riuscir primo.
Gara tremenda, in
cui lo zappatore del genio nostro, lo dico con orgoglio e con affetto,
riesce
sempre
primo.
Nessuno t'immagina a interrompere il tuo lavoro, meraviglioso soldato
del genio, per i
nnestare sul tuo corto moschetto la baionetta e correre col fante
all'assalto, nell'urlo della battaglia. Nessuno lo sa!
E tu passi ignorato, tu che fai la strada alla vittoria! Ultimamente
Pastonchi in un suo articolo diceva: che farebbero gli eserciti senza il
Genio? Ma forse per questo, perché tu sei parte essenziale delle
vittorie e delle battaglie, nessuno ti conosce.
Ma ti renderà testimonianza egli stesso, il fante, a cui
fabbrichi la casa, a cui tracci la trincea, a cui scavi la caverna pel riparo,
a cui fai la via per l'avanzata!
Testimonieranno tutte le altre armi, e la cavalleria veloce sui tuoi ponti ben
costruiti e la colonna rumorosa dei camions a cui trasformi le mulattiere in strade provinciali, nazionali, internazionali, veloce come
il palpito del pensiero che dirigi fermo, pronto e ferreo.
Ed in questo momento in cui la nazione sta raccogliendo le sue forze per la
resistenza, in questo momento che forse prepara la decisione sento il bisogno
di ricordare anche voi che tessete, ragni divini, la vostra rete che unisce,
che porta la parola del Cornando ed il cenno dell'attacco, nostri fratelli
telegrafisti.
Ed anche di voi fratelli
minatori, talpe meravigliose e abili distruttori di ponti, e di voi pontieri
robusti che sopra le fiumane veloci gittate il miracolo del ponte ben
costruito e pure di voi illuminatori e scopritori dell'insidia nemica ,
fratelli fotoelettrici!
Unitevi tutti intorno al vostro fratello più rude e più esposto, che ha le
mani callose, ma l'ingegno acuminato e pronto, l'anima generosa e il cuore che
non trema, che si vanta del suo nome che rammemora più di tutti il lavori
della nostra stirpe: zappatore.
Zappatori del San Michele e di quota 219, di Gorizia e di Monte Nero, del
Sabotino e di Castagnevizza, del Tomba e dell' Asolone, del Grappa e del
Piave, presenti in tutti i pericoli, compagni in tutte le battaglie, gloria a
voi zappatori del Genio.
Camillo
Francesco Mariani
FONTI e LINKS di approfondimento
Conversazioni Militari
- I Soldati e le opere del Genio (Il
Mondo 9.8.1923)
www.vodice.it/Genio.html
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